Arthur C. Clarke, Le fontane del Paradiso

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Un gigante della fantascienza’ è definito Arthur C. Clarke, il profeta dell’Odissea 2001, nell’autorevole e severo Who’s Who in Science Fiction di Brian Ash.” Così scrivevano, nel 1979, gli allora vati della sf in Italia, Carlo Fruttero e Franco Lucentini, presentando la prima edizione di questo celebre romanzo. E poco importa se il critico citato non era, in realtà, né severo né tantomeno autorevole: prendiamolo come un gesto munifico dei Nostri verso tutto quanto è british, per un impeto d’entusiasmo nato dalla lettura delle Fontane del Paradiso . Che non è solo un libro ricercatissimo, e qui proposto per la prima volta dopo trentaquattro anni, ma è la realistica, insuperata storia del prometeico elevatore spaziale.”

E’ veramente necessario commentare il libro di uno dei maestri della fantascienza? Si, anche perché 2001: Odissea nello spazio non mi era piaciuto per nulla.
Le fontane del paradiso unisce in una vicenda futuribile (ma non in un trip spaziale!) il quinto al ventiduesimo secolo e regala uno Sri Lanka rimaneggiato ad hoc per offrire al lettore un gradevole viaggio fra storia e ingegneria. ****

Diegoliano Zietti

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