Pollyanna cresce, Eleanor H. Porter

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Molto semplici o molto complessi i percorsi mentali che mi saltapicchiano da un libro all’altro, alle volte. In questo caso è stata Boston, la città dell’ultimo del 2014 a portarmi al primo 2015, che è in realtà una ririririlettura, e che si svolge in gran parte anch’esso colà.
Quando qualche anno fa ho visitato la città e il parco e le vie limitrofe ho cercato di immaginare e trovare la casa di Ruth Carew e ci ho pure la fotina dinnanzi alle scalette della prescelta. Sto libro (e il precedente) l’ho consumato per tanto che l’ho amato in fanciullezza e anche mò, da vecia, trovo che abbia ancora il suo bel perchè e percome. Perciò mi traghetto nel nuovo anno all’insegna della bimba insediata stabilmente nella mia vecchitudine e della gioia, felicità, contentezza, giocondità (sinonimi). Provare a cercarla comunque, in qualsivoglia situazione, mi pare un proposito gnente male per inizià l’anno. Daje.

– Pollyanna cresce – Eleanor H. Porter

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