Gabriella Simbula: Qualcuno ha letto questo libro? Mi sono innamorata della copertina…..succede talvolta
Sonia Patania Buongiorno a tutti, cari compagni di letture e gentile Gabriella. Vi confesso che, a guardare questa copertina, “alla romana” ho pensato “Ecca’a’llà!”. … Perché è ciò che io chiamo una copertina furba. Arriva ottobre, e qualcuna di ‘ste copertine inizia a occhieggiare dai colli appena aperti nei magazzini delle librerie di grande distribuzione. A novembre, ormai, è un proliferare. Individuo elementi ricorrenti: finestre che si aprono su paesaggi invernali e finestre inquadrate da esterni punteggiati da fiocchi di neve, laghetti ghiacciati, bacche di vischio, abeti, porte decorate con corone natalizie, luminosità da caminetto… (il discorso è ampio, si spinge fino a riguardare i titoli, a volte distorti “ad arte” rispetto a quelli originali). Guarda caso, si tratta di quei libri che pervengono nei suddetti magazzini in esagerato numero di copie, per via degli accordi commerciali fra le librerie di grande distribuzione e gli editori in questione. Ovvero di quei libri che saranno esposti nelle “vetrine pagate” nonché in più zone dei negozi di catena in pile alte, affinché sia impossibile non imbattercisi, affinché i nostri occhi non vengano ipnotizzati da quelle copertine o da quei titoli. E allora – ovviamente senza demonizzare libri che non in tutti i casi sono a monte soltanto roba realizzata appositamente per vendere – chi lavora sotterraneamente (e non troppo, come qui si ha modo di notare) contro tutto ciò, non può che provare allergia per certe copertine. E, con appassionato sentimento di strenua resistenza, indirizzare per quanto possibile i lettori ai solitari titoli di costa a scaffale, titoli con copertine non studiate secondo dettami “modaioli” e “piaciauoli” o per le ricorrenze natalizie o le vacanze estive, titoli di qualità che, se non comprati, al prossimo giro di rese con buona probabilità finiranno in magazzino, nei colli che tornano indietro al distributore. … Scusate questa tirata, amici di “50 libri all’anno” e gentile Gabriella, ma da quando ho visto tornare indietro Cristina Campo e Thomas Hardy, non mi sono più ripresa. E buona giornata a tutti.
