e mi dica, Signora mia, allei piaciono i racconti? ma guardi, anche no, io prediligo le mappazze.
ah, ecco, mi pareva…però il surreale, ecco, il surreale lo gradisce, nevvero?
mmhhh…bè, inzomma, proprio pegnente sarebbe la risposta esatta.
e quindi sto 10 dicembre, racconti che più racconti nun se pole, e surreale che aiutateme a dì surreale ne deduco che l’abbia sputato?
madechè, questo 10 dicembre io l’ho adorato, eccallà.…
e mi sono anche discretamente nnammorata dello scrittore, che uno che scrive così strano e così preciso che i personaggi li vedi davanti ai tuoi occhi pur essendo essi stessi tutti strani e stralunati esagitati patetici commoventi. che pensi, ecco meno male che non assomiglio manco pe sguincio a sti foridebrocca, io. e un minuto dopo trovi i loro pensieri nella tua testa, li stai pensando ora, li hai pensati un mese fa, li penserai in un prossimo futuro, forse. perché sono così fragili e umani, questi personaggi, così presi da preoccupazioni che potrebbero essere le nostre, così rabbiosi e teneri che non puoi fare a meno di amarli e quando ti scende una furtiva lacrima e il libro è finito vorresti conoscerlo, il papà di questi scappati dal cim, perché ecco, la sua gentilezza ti sembra di toccarla, proprio qui, ora, tra le tue mani.
Lazzìa