Manuel Scorza – La danza immobile

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Una parte della bellissima doppia rece di Sonia Patania era questa danza immobile. Il succo del libro l’ha estratto già lei, scegliere l’ammore o la rivoluzione? chi ha scelto l’ammore si pente, chi ha scelto la rivoluzione pure, tutti e 2 fanno na brutta fine. Ci ho pensato e forse ho capito cosa non mi è piaciuto di questo libro. La scrittura latino-americana, ridondante, immaginifica, passionale fino allo stremo l’ho tanto amata in gioventù ma ora ecco la trovo eccessiva. Sto invecchiando, è chiaro, e tutto sto ambaradam di passione, di estremismo, di radicalità, arrivo a capirlo ma non mi emoziona più come un tempo. E i coccodrilli, le zanzare, le formiche nella tangarana, il brodo di tartaruga, la zattera, sto fiume che non finisce più, il caldo, il caldo!! Scrittura originalissima ma che non mi si attaglia, non in questo preciso momento di zanzare e caldo agostano. E meno male che qua nun c’avemo l’Urubamba ma il biondo Tevere, ricco di pantegane ma privo di coccodrilli…
(Perdonate la rozzitudine del mio sunto e andate a cercarvi quello bello e poetico di Sonia, peccarità) che si trova precisamende qui:

https://cinquantalibri.wordpress.com/2014/08/01/prima-che-la-notte-la-danza-immobile/

Lazzìa

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