Dorothy Parker – Giochi di società

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… Avevo un pregiudizio: che si trattasse di un libro frammentario. … E lo è. Costituito da brani che quasi mai sono racconti e spesso, invece, bozzetti, schizzi rapidissimi. Ma mi ha catturata lo stesso. La maggioranza dei suoi personaggi appartengono alla “crema” dell’alta società degli Anni Quaranta e Cinquanta. Giovinotti e signorine che si fronteggiano nell’ambito di party esclusivi o di pomeriggi all’insegna di giochi di società, divorziate ai tempi dei primi divorzi, più o meno sussiegosi datori di lavoro di domestici “di colore”. Ma non mancano gli ex provinciali che si atteggiano a nuiorchesi d.o.c. e zie più polemiche e lamentose che affettuose… In ogni caso, all’autrice dei brani di questa raccolta basta poco per dare un’idea piuttosto ampia della sua epoca e, più in generale, delle sfumature di caratteri di personaggi rintracciabili in ogni tempo e in ogni luogo: è capace di proporvi l’elenco dei condòmini di un intero edificio, roba che solo l’idea dovrebbe annoiare o atterrire… e invece lei v’irretisce con pochissime, acute descrizioni. Dolente e tremendamente senza tempo, il breve racconto intitolato “Una licenza meravigliosa”: anche la donna che non vi si riconoscesse, riconoscerebbe comunque il soffocante senso dell’attesa e l’amarezza del gusto della delusione. … E tutto questo è “Giochi di società” della signora Dorothy Parker, in italiano reperibile in edizione economica Rizzoli. Ciao a tutti e buone letture!

Sonia Patania

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